Fabrice Pothier (ex della NATO): che la Germania non tralasci il proprio destino storico.

Gli aiuti occidentali sono stati fondamentali nel contrastare la Russia, ma non sufficienti per permettere all’Ucraina di riconquistare appieno il suo territorio. Perciò, Kiev sta chiedendo carri armati pesanti. Una domanda che, al momento, non è stata accolta dai ministri e funzionari militari che si sono riuniti in un vertice straordinario presso la base di Ramstein, in Germania. “Non fornire armi sufficienti – ha dichiarato Pothier – e soprattutto veicoli corazzati pesanti, significherebbe prolungare questa guerra, e anche estenderla al di là dell’Ucraina. Credo che questo sia chiaro per la maggior parte dei governi europei – soprattutto in Europa settentrionale ed orientale”. L’ex dirigente della NATO sostiene che Berlino debba finalmente prendere una posizione e non essere l’unica nazione a non fornire all’Ucraina i mezzi richiesti: “La Germania è al momento sola, isolata. È l’unica a non reagire in modo adeguato alle esigenze storiche. Si tratta di una questione decisiva: bisognerà capire se il Cancelliere Scholz sarà disposto a fare ciò che deve e consentire ai Paesi europei di fornire carri armati Leopard all’Ucraina. Anche la Germania stessa dovrebbe inviarne perché le forze ucraine possano difendersi e lanciare un nuovo contrattacco nel prossimo mese”.

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