Il leggendario boss del cartello di Sinaloa, Joaquin El Chapo Guzman, ha chiesto al governo del Messico di poter essere trasferito in una prigione del suo Paese. Lo ha fatto sapere il suo avvocato, in un’intervista rilasciata all’emittente Radio Formula, nella quale ha affermato che, “a fronte delle condizioni degradanti a cui è sottoposto in un carcere degli Stati Uniti”, El Chapo richiede al Presidente di attuale governo di “riparare agli abusi commessi dal precedente governo di Enrique Peña Nieto (2006-2012) e che cerchi un canale per farlo tornare in una prigione in Messico”.
L’avvocato ha ribadito come la situazione attuale di El Chapo sia “totalmente illegittima” e che le condizioni disumane a cui è sottoposto provocano “gravi danni alla salute dell’imputato”. Inoltre, ha aggiunto che l’ex boss del cartello avrebbe espresso la volontà di recarsi personalmente davanti alla giustizia messicana.
L’ultima richiesta dell’ormai noto criminale segue il tentativo di ricorso alla Corte Internazionale dell’Aja contro la Sentenza emessa dal Tribunale degli Stati Uniti a seguito del processo per traffico internazionale di droga.
Si tratta ora di vedere se il Governo messicano accetterà la richiesta di El Chapo e prenderà in considerazione la possibilità che il criminale possa tornare nelle prigioni del suo Paese.