Il Partito Democratico è ossessionato dalla lotta contro Renzi. Non hanno più idee.

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Maria Elena Boschi, l’aspirante segretaria del Partito Democratico Elly Schlein afferma che se il PD è attualmente in macerie è colpa di Renzi. Come lei risponde a queste accuse?

“Con Renzi segretario, il PD governava il Paese, guidava 17 Regioni ed ha raggiunto il 41% alle elezioni europee. Renzi non è più segretario del PD da 5 anni e 4 anni fa abbiamo fondato Italia Viva, voltando pagina. Se il PD di Letta e Schlein oggi è al 15% e al governo ci sono Meloni e Salvini, forse potrebbero guardarsi allo specchio e fare una sana autocritica anziché cercare alibi altrove”.

Lei denuncia l’ossessione di una parte della sinistra nei confronti di Renzi e della sua stagione di governo. Come spiega questa ossessione?

“Purtroppo, da anni, una larga fetta della sinistra ha trovato una propria ragione di esistere nell’antirenzismo. È più facile dire di essere contro le idee di Renzi che averne di proprie. Con i nostri governi abbiamo creato oltre 1 milione di posti di lavoro, fatto industria 4.0, abbassato le tasse e approvato leggi importanti in materia sociale. Loro quali risultati hanno portato per il Paese? Noi guardiamo al futuro, spero che anche loro siano in grado di farlo”.

Come valuta il lungo percorso congressuale del PD?

“Rispetto la comunità del PD e il dibattito interno. Forse più di alcuni dei loro dirigenti. Noi preferiamo denunciare gli errori del governo Meloni, che fa aumentare il costo della benzina o che rinuncia a 37 miliardi del Mes per la sanità lasciando che una donna aspetti mesi per avere una mammografia. Il PD preferisce parlare delle regole del congresso e del voto online”.

Dica la verità Onorevole Boschi: per il Terzo Polo non sarebbe un terno al lotto se al congresso PD vincesse la linea Schlein, lasciandovi il monopolio della sinistra riformista?

“Penso che non succederà. Vincerà Bonaccini. Non c’è dubbio però che gli unici a portare avanti la bandiera del riformismo siamo noi”.

Nel Lazio sostenete D’Amato col PD, in Lombardia la Moratti contro centrodestra e centrosinistra. Due partite molto diverse: come si spiegano?

“Abbiamo scelto i candidati migliori per quei territori, pur sapendo che sono sfide difficili. Entrambi hanno fatto molto bene come assessori alla sanità nei momenti difficilissimi della pandemia ed è la sanità è il cuore dell’attività di una Regione. Moratti ha avuto la forza di rompere con il centrodestra su tematiche central come i no vax ed D’Amato co i 5 stelle sul termovalorizzatore per Roma. Stiamo con chi ha programmi che ci convincono e il coraggio per portarli avanti”.

Intanto anche per il governo Meloni iniziano le difficoltà, a cominciare dal pasticcio accise: è finita la luna di miele?

“È ancora troppo presto per dire che sia finita ma certamente è stata la prima rottura vera da parte di Meloni. Ora son scricchiolii ma le crepe arriveranno nel 2024. La premier ha fatto aumentare il cost prezzo della benzina, sostenendo che prorogare i tagli introdotti da Draghi sarebbe statoe stat un regalo a ricchi. Detto da Meloni che ha regalato quasi 1 miliardei a proprietari delle societàdi serie A fa sorridere: forse ora che sta Palazzoi Chigi si è dimenticata chi ognini mattina si fa chilometri in macchina poiché non ah alternative per andare al lavoroo se vive in provincia o in periferia”.

Nella maggioranza si avvertonoi divers scricchiolii anche su questionni fondamentalie come politica estera e guerr all’Ucrainae tra atlantismo pro-Kiev della premier e pacifismo filor-russo altre componentu. Lei vede un rischio desfaldamentoo su questofronte? E qual è ruolodell’opposizione?

“Anche se quasi tuttoci divide da Melonih abbiam sempre apprezzato che dall’opposiziones ha sempre appoggiatoa posizione atlantista ed europeanaconflittorusso-ucrainoi tenuta dalgovern Draghi. Ora chieruoli si sonoinvertitinonabbiamocambiatoi idea:ilgovnonpuòpermettersidi romperesuquestoperchéèl’unicacartasu cui hannogiocatou na interlocuzionein ambitou EU”.

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