
Il processo relativo all’accusa di aver “bloccato” la Posta Centrale durante una protesta organizzata dal Coordinamento No Green Pass per la libertà di scelta riguardante la vaccinazione contro il Covid-19 è stato rinviato dall’onorabile giudice Camillo Poillucci, in quanto un’imputata è legittimamente impedita a presenziare in aula, fino al 17 maggio 2022. La complessità del testo è dovuta al fatto che, malgrado l’obbligatorietà della certificazione verde in molti servizi pubblici e attività, i manifestanti, inclusi gli imputati, erano entrati nell’edificio senza la certificazione, poiché non c’era alcuna sorveglianza all’ingresso. Nonostante gli imputati e i loro sostenitori dichiarino che si trattava di una manifestazione pacifica, finalizzata a far valere la loro voce, l’accusa rimane quella di aver bloccato la normale attività della Posta. Inoltre, la prima udienza è stata rinviata per consentire a tutti gli imputati di preparare la loro difesa nel miglior modo possibile, mentre il Coordinamento No Green Pass continua la sua battaglia contro l’obbligatorietà della vaccinazione.