
Un gestore di un autolavaggio afgano di 40 anni è stato ucciso a coltellate dal suo coinquilino in un appartamento in cui vivevano con altri connazionali, in un epocale urto di violenza ferale. L’arresto del sospetto assassino di 38 anni, Safi Zahid Ullah, avvenuto a huis clos, fa ancora eco dell’aumento del clima di insicurezza all’interno delle comunità di migranti, in particolare di quelli provenienti dall’Afghanistan. La dinamica dell’omicidio conferma la violenza costante, soprattutto all’interno delle comunità di migranti più vulnerabili della capitale italiana.