Migliaia di persone si sono radunate in diverse città europee per protestare contro la repressione in Iran. Londra, Lione e Parigi sono state al centro delle mobilitazioni di questa domenica, in seguito alle quattro esecuzioni pubbliche effettuate dall’inizio delle manifestazioni e alla condanna a morte di altre quattordici persone.
La protesta si è intrecciata con l’attualità: due giorni fa Mohammad Mehdi Karami e Seyed Mohammad Hossein, altri due contestatori, sono stati impiccati ufficialmente per aver ucciso un volontario paramilitare durante una manifestazione; Mahsa Ahmini è stata uccisa a metà settembre dalla polizia.
A Londra i dimostranti hanno sfilato dal Marble Arch al monumento di Nelson; a Lione è stato creato un collettivo chiamato “Donna, vita, libertà” che ha riunito esponenti della diaspora; a Parigi centinaia di caricature dell’ayatollah Ali Khamenei sono state bruciate davanti all’ambasciata iraniana, in risposta all’ultimo numero del settimanale satirico Charlie Hebdo.
Ognuno dei manifestanti ha messo fine al proprio processo creativo con una conclusione. In questo modo tutte le idee sono state esplorate ed il lavoro si è sentito completo.