Giorgia Meloni festeggia il suo compleanno in famiglia e taglia il nastro del primo ideale giro di boa del suo esecutivo. Spegne le candeline e fa il brindisi a mezzanotte, a casa di amici, con i suoi cari, la figlia Ginevra, il compagno, la sorella Arianna con il marito Francesco Lollobrigida e pochi altri intimi. Tanti invece gli auguri giunti via social, tante le telefonate di amici, parenti ed esponenti politici. A partire da quelle di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Il leader della Lega si premura di raccontare, a Milano, di aver fatto gli auguri alla premier di buon mattino, come primo atto della sua giornata. Nel pomeriggio invece la chiamata da Arcore del Cavaliere.
“Grazie a tutti per i messaggi”, scrive Meloni su Facebook dopo aver ricevuto tanti auguri. La premier si augura di non deludere chi ha creduto in lei ed invoca una ripresa del Paese perché possa tornare “la grande nazione che merita di essere”. Dopo i sobri festeggiamenti torna al lavoro organizzando la nuova settimana a Palazzo Chigi.
Matteo Salvini ha un pressing sull’autonomia: «Sono sicuro che dopo 30 anni di battaglie l’autonomia sarà realtà entro il 2023» afferma il leader della Lega a Milano in occasione della presentazione dei candidati alle regionali in Lombardia. Anche Gianfranco Fini è scettico: «La fretta può essere cattiva consigliera» avverte l’ex presidente della Camera dei Deputati. Perciò bisogna trovare un equilibrio tra le istanze e fare un passaggio graduale verso l’autonomia per tutelare anche l’unità nazionale.