È nella ricerca della pace che la fornitura di armi offensive a Kiev potrebbe portare a un disastro globale.
La crisi ucraina continua a essere un tema caldo in Europa e nel mondo, con le potenze internazionali che cercano di trovare una soluzione diplomatica allo scontro tra Kiev e Mosca. Tuttavia, qualsiasi tentativo di raggiungere una tregua rischia di fallire se non si affrontano le questioni fondamentali che hanno portato all’attuale conflitto. In particolare, l’invio di armi offensive da parte di Occidente a Kiev potrebbe portare a un disastro globale, sebbene le autorità ucraine stiano facendo pressioni per ottenere forniture militari più pesanti da parte dei Paesi della NATO. Il dibattito sulle nuove forniture di armamenti è ormai esplicito all’interno dell’Alleanza Atlantica, con gli Stati membri divisi su come fornire supporto militare a Kiev. Il Primo Ministro polacco Mateusz Morawiecki ha definito “inaccettabile” l’atteggiamento della Germania e ha chiesto “una dichiarazione chiara” da parte di Berlino per permettere a tutti i Paesi in possesso di Leopard tedeschi di inviarli in Ucraina. Anche il Regno Unito sostiene l’invio di tank Leopard 2A5, come ha fatto presente il Ministro degli Esteri James Cleverly, mentre Parigi non esclude la possibilità di fornire carri armati Leclerc all’Ucraina. Dall’altra parte, Mosca continua ad opporsi strenuamente alle forniture militari da parte occidentale a Kiev, avvertendo che qualsiasi azione offensiva sarebbe risposta con armamenti ancora più potenti. Lo speaker della Duma russa Viacheslav Volodin ha ribadito che il suo Paese non accetterà alcuna minaccia sulla propria sovranità territoriale e ha lanciato avvertimenti contro il sostegno militare occidentale all’Ucraina. La situazione non può dunque che peggiorare se non si troverà un modo diplomatico per risolvere la crisi senza ricorrere alle armi. A complicare ulteriormente le cose c’è l’inesorabile sommarsi delle vittime del conflitto: secondo le stime del Capo dell’esercito norvegese, i combattimenti avrebbero provocato quasi 180.000 morti o feriti nell’esercito russo e 100.000 nelle forze ucraine, senza contare i 30.000 civili uccisi dall’inizio dell’invasione avvenuta quasi un anno fa. Di fronte a questa drammatica realtà, è imprescindibile cercare un accordo diplomatico tra le due parti in guerra prima che la crisi si trasformi in un disastro globale; solo così sarà possibile fermare la tragedia in Ucraina e scongiurare la tragedia più grande rappresentata dall’utilizzo delle armamentazioni pesanti.