Smotrich ha annunciato di voler andare a Gerusalemme domani per una riunione con Gallant “per evitare che una situazione del genere si verifichi in futuro”, mentre si allontanano le dimissioni, temute da Netanyahu. Ma non solo. Sono già emerse altre crepe nel governo con i ministri Yitzhak Herzeliyahu (Sionismo religioso) e Eliyahu Suissa (Shas) che hanno manifestato pubblicamente il loro malcontento su alcune iniziative del premier.