Usa, ritrovati documenti "segretissimi" nell'abitazione di Biden | Presidente: "Fornirò collaborazione" | Legale: presi per errore.

Si allarga il caso dei documenti “top secret” conservati negli uffici privati del presidente Usa, Joe Biden

Dopo le carte segrete rinvenute nei locali del Penn Biden Center, a Washington, nuovi ritrovamenti sono stati segnalati nella sua casa di Wilmington, in Delaware. Mentre la Casa Bianca ha confermato la notizia, il leader americano si è difeso: “Le carte top secret trovate a Wilmington non erano in mezzo alla strada, erano al sicuro, in garage dove sono le mie Corvettes”. “Io e i miei avvocati stiamo cooperando pienamente con il dipartimento di Giustizia”, ha poi evidenziato.

La conferma della Casa Bianca

La notizia, riportata mercoledì dai principali media statunitensi, era già stata confermata in una nota da Richard Sauber, consigliere speciale del presidente Usa, secondo cui i nuovi documenti sarebbero stati trovati nella casa di Biden a Wilmington, in Delaware. E dalla Casa Bianca fanno sapere anche che sulle carte Biden ha fatto la cosa giusta.”Il presidente ha detto che prende molto seriamente i documenti classificati e ha fatto la cosa giusta restituendoli”. Così ha affermato il portavoce per il Consiglio della sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa evitando di rispondere alla domanda se la vicenda comportasse dei rischi per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Alcuni documenti risalivano all’amministrazione Obama

“Tra i materiali personali e di natura politica, gli avvocati hanno anche trovato alcuni documenti classificati risalenti all’amministrazione Obama: tutti a parte uno sono stati rinvenuti in un magazzino nel garage della residenza, con l’unica eccezione di un documento che si trovava in una stanza adiacente”, ha spiegato Sauber, aggiungendo che, come avvenuto per il ritrovamento degli altri documenti classificati trovati nell’ufficio del Penn Biden Center lo scorso novembre, la scoperta è stata “immediatamente notificata” al dipartimento di Giustizia.

McCarthy: “Congresso indaghi su carte segrete

Arriva la prima presa di posizione del nuovo speaker della Camera Usa, il repubblicano Kevin McCarthy: “Il Congresso deve indagare sui documenti classificati di cui era in possesso”, spiega definendo il caso come “un altro passo falso” del presidente.

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