Continano le polemiche intorno al prezzo dei carburanti dopo l’annullamento del taglio delle accise deciso dal governo Meloni. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il question time al Senato ha dichiarato: “Il governo si riserva di intraprendere misure mirate a ridurre le accise in caso di incrementi dei prezzi dei carburanti”. Giorgetti ha precisato che, “salvo sporadici casi, il prezzo odierno è simile a quello registrato ad inizio agosto 2022”, quando era ancora in vigore il taglio delle accise voluto dal precedente governo.
Gaetano Nastri, senatore di Fratelli d’Italia, ha commentato: “Soffiare sul fuoco del risentimento e della protesta con argomentazioni fuorvianti è tipico delle opposizioni”. Anche Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, ha sottolineato che “a marzo e a luglio 2022 i prezzi erano più alti rispetto a quelli attuali”, ricordando poi che già nel 2012 e nel 2014 i prezzi avevano raggiunto livelli ancora più elevati.
Fratelli d’Italia spiega poi il significato della parola “sterilizzare” presente nel loro programma politico: “Sterilizzare significa che se la benzina è a 2 euro e con le tasse va a 2.50, quei 50 centesimi in più li restituisci agli italiani”. Il governo si sta muovendo per limitare i rincari sulla popolazione e tutto rientra nella linea guida dell’Unione Europea. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, ha annunciato che ci saranno correttivi per agevolare chi utilizza i mezzi in termini produttivi. Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza con delega all’attuazione del programma di governo, ha precisato che “non c’è scritto che tagliamo le accise ma c’è scritto che all’aumentare del prezzo il maggiore introito delle entrate va indirizzato a riduzione di Iva e accise”. Un obiettivo di legislatura sarà quello di eliminare le accise più antiche ed eccessive: un’azione volta ad abbassare strutturalmente i costi pagati dagli italiani.